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FIRENZE
Palazzo Vecchio
6 novembre 2017
in occasione delle iniziative per il
cinquantesimo anniversario della
Fondazione e per il Centenario della
nascita di JFK
[...] Nell’installazione Human Rights Vision, gli occhi dell’artista svolgono la funzione di una diversa chiave di lettura del mondo: servono per “innalzare la visione del mondo e promuovere uno spirito di fratellanza”.
[...] Sulla terra bruciata e nera per il sangue versato si intravedono elementi simbolici della violenza, lame di coltello arrugginite e bossoli di pistola sparati… da questo stesso terreno lentamente si innalzano fragili steli che si spingono verso l’alto per raggiungere uno status diverso, una visione, dove la violenza scompare per lasciare posto all’armonia, alla libertà, alla fratellanza e all’incontro di bandiere e colori diversi uniti in una dimensione superiore dove il peso delle cose negative non può più incidere. Dove gli occhi liberi da ogni condizionamento e giudizio possono solo confrontarsi ad un livello concettuale elevato senza sporcarsi di aspetti terreni e materialisti che inquinano il pensiero. [...]
[...] Gli occhi presenti nell’installazione sono 11. Nel Cristianesimo 11 è il numero degli apostoli rimasti prima della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù, e l’artista decide di simboleggiare 11 visioni di sostenitori dei diritti umani con la missione di “innalzare la visione del mondo” ed essere elementi trainanti per gli altri. In posizione centrale è l’occhio di Kerry Kennedy, fondatrice del Robert F. Kennedy Center for Human Rights a cui si affiancano persone di diverse razze, religioni, culture, diversamente abili come i non vedenti che sostengono il loro diritto all’integrazione e carcerati che bramano la libertà. [...]